L'erbolario di Dio
"L'erbolario di Dio"
INTRODUZIONE
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Questo libro non vuole essere un mero compendio botanico, ma vuol far scoprire al lettore tutta la bellezza del creato e come il nostro Dio sia stato così perfetto nel collocare ogni significato simbolico al posto giusto nella Bibbia, cercando così di coglierne il solo puro significato spirituale. Il Signore si serve di queste piante per raffigurare quelle simbologie spirituali che altrimenti non avrebbero significato, perché esse sono vicine a noi come comprensione, dando così un significato che si possa paragonare nell’interpretazione a quel messaggio divino che è insito nella sua parola, la Bibbia, portandoci così a «vedere non nel senso causale del termine; vista fisica, sguardo casuale, osservazione di ciò che può apparire in un primo momento. Questo è il senso che viene dato al termine greco “blepo”. O con il termine greco “theòrei” per identificare colui che sta attento allo spettacolo; stare a guardare, essere spettatore, andare a vedere qualcosa, guardare, contemplare, considerare, esaminare, tutti in senso mentale. La forma verbale da usare è “eiden”, che a differenza di “blepo” e Theòreo, ha significato di “riconoscere = vedere da lontano, discernere scorgere = distinguere accettare per vero”. Il verbo usato per descrivere il vedere Gesù, è appunto “eido”, il vedere di Gesù, quindi, non è nel senso causale del termine, e neanche nel senso intellettuale di chi scorge. Ovviamente, il vedere di Gesù, non mira alla parte fisica dell’uomo, ma bensì quella intima, la spirituale [1]». Quindi lo scopo di questo libro è che si possa vedere la bellezza di Dio e la meravigliosa opera dello Spirito Santo e del nostro Signore Gesù dal punto di vista prettamente spirituale.
Roma Gennaio 2013 (L’autore)
[1] Domenico Barbera dal libro “La prima moltiplicazione dei pani” di C.V.L. (Chistian Vision Literature).